




Modulatore AV analogico mono molto versatile, versione "di potenza" per tutto l'appartamento, 90 dB attenuabili 0 - 20, tutte le frequenze selezionabili in uscita disponibili, da E2 a ch 69 UHF escluso S39 e S40.

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Con i 10 dip-switch si fa tutto, 4 standard televisivi, il test a barre bianche su sfondo nero, e il canale di uscita ovviamente non vestigiale.

I derivatori erano fatti bene, e le misure coincidevano con le attenuazioni dichiarate.
Rammentiamo che, più è alta l'attenuazione di prelievo ( - 20 dB, - 22, - 26 ), e più è bassa l'attenuazione di transito, cioè quella sulla linea montante, introdotta dalla presenza del derivatore, che in questo caso è di soli 1,8 dB.
Quello da - 14 dB di prelievo, dichiara infatti 4,8 dB di attenuazione di passaggio / transito / linea montante.

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Fra -20dB, -17, e -14, cambiava l'attenuazione sul prelievo del trasformatorino di ferrite in alto al centro, poi seguivano gli stessi 7 splitter a 2 vie in tutti e tre i modelli.

Questo da -17 dB ha un retroscena. Quando l'ho aperto, tutto il circuito stampato era a rovescio rispetto agli altri modelli . . . ho pensato, strano . . . proviamolo, e già attenuava più di 17 dB, poi ho messo la resistenza di chiusura in uscita e il segnale è calato ulteriormente in maniera esagerata.
Allora ho guardato la targhetta ed effettivamente era stata posizionata a rovescio, così ero entrato dall'uscita, e il sistema, quando un derivatore direzionale è fatto bene, non funziona in maniera drastica.
Molte di quelle targhette hanno uno spigolo tagliato, e anche la pressofusione ha l'alloggiamento per quella targhetta con uno spigolo mancante, quindi a quel piano lì dove era montato, non avevano di certo dei segnali regolari.
Una volta rimossa e messa nel verso giusto, le misure erano perfette anche con la resistenza di chiusura al posto giusto.

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Per l'apertura di questi "tosti" derivatori, ho usato trapanino e punta da ferro da 1,5 mm., prima ho provato a scalzare lo stagno tutt'intorno, ma si andava per le lunghe, allora mi son detto, e se faccio un foro in diagonale e passo dentro, dopo con un buon cacciavitino faccio leva e provo ad alzare qualcosa.
Difatti, cacciavitino, cacciavitone, pinza a pappagallo, e li ho aperti come una "JAMBONET" ( che puoi fare a fette, comunque le mangi, son sempre perfette ), et voilà, finalmente si sa cosa c'era dentro !

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Normalissimo partitore a 4 vie ( splitter ), usato come componente terminale di linea, perchè i 4 cavi coassiali grigi che andavano nei 4 appartamenti, erano terminati in casa da una resistenza da 75 ohm nella scatolina del telefono nell'ingresso.
Poi a chi prendeva il decoder di Stream, gli prolungavano il cavo con un 5 mm. tipo SAT, ed entravano nel decoder . . . un bell'impianto "chiuso", per modo di dire.
I programmi offerti erano in circa 7 mux digitali tutti in banda IV^, ma ne ignoro la modulazione, forse QAM.

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