
Regolatore ( UHF ) di bande IV^ e V separate, su un'unico cavo ( ! ) proveniente da un'antenna UHF, o come veniva impiegato da noi, per compensare la maggior perdita di segnale in B. V^ rispetto alla IV^, prima di entrare in una sottocentrale di fabbricato, dopo una lunga tratta di cavo.

Era della Siemens ma costruito dall'italiana Helman.

Attenuazione massima degli attenuatori = 18 dB, att. di transito, minore di 2,5 dB, e l'ultima che non la so, divario ottenibile tra le bande maggiore di 13 dB, o separazione fra le 2 bande?
La banda V^ "tedesca", già allora finiva sul ch 60 ( ? ! ? ).
Che 30 anni fa . . . sapessero già qualcosa ! ? ! ( Del casino qui da noi, per via della telefonia intendo )


Ingresso superiore "femmina", e uscita inferiore "maschio".

Spettro prima di entrare nel filtro.


Banda IV^ tutta "chiusa" e V^ "aperta".

Banda IV^ "aperta" e V^ tutta "chiusa".

Attenzione, lato componenti, il "giochino" è composto da un demiscelatore di IV^ e V^, 2 attenuatori ( uno per ogni banda ), e un miscelatore identico al primo, che riconduce le 2 bande su un'unico cavo ( l'uscita ).
L'attenuatore che si vede è quello sulla B. V^.
Questo "scatolotto magico", fu introdotto sul mercato una trentina di anni fa !
Possibile che non sia venuto in mente a qualche altra casa di materiale d'antenna, di costruirne uno simile in trent'anni ?
Io non ne ho mai visto uno, e proprio adesso che qui da noi, ce ne sarebbe stato un discreto bisogno.

Dal lato saldature, si vede che l'attenuatore è in linea coi circuiti di "passa basso", cioè la B. IV^, e dalla parte opposta, è invece più in là, in mezzo ai 2 "passa alto" di B. V^
Everardo, quello un po' c'è già, è l'equalizzatore 40 - 860 MHz, ma più di 5 /6 dB di tilt in UHF non mi fa, perchè fa l'ipotetica linea retta, troppo lunga e diluita da 40 fino a 860, quindi in UHF fa poco.
Scappo a casa.
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