



Essendo passati alcuni mesi dalla fine dei lavori di ammodernamento della stazione ripetitrice di Barbiano, abbiamo potuto verificare la bontà del lavoro eseguito.
Praticamente, ovunque si vada, si riscontra una linearità di potenza, direttamente proporzionale alla distanza che si ha dal ripetitore.
Sei vicino e magari un po' "sotto" . . . funzionano tutti che è un piacere, sei a Padulle di Sala bolognese, e ti chiedi: chissà cosa arriva ? Tutti oltre i 70 dB. Sei a Bazzano ? Hai anche di più ! Degli altri canali accesi sempre da lì ? Appena l'inservibile "puzza".
Dovunque vai, entro i limiti logici, imposti da ostacoli naturali, sei a cavallo, una "sicurezza", segno di un progetto e messa in opera PERFETTI.
Stesso risultato per Studio 1, ch 31, che è ospitato nel medesimo sistema radiante Rai. Arriva un pelo più basso, come da potenza inferiore irradiata, 1,5 Kw contro 2,5 , ma ovunque come i Rai.
Le 4 foto, evidenziano che la verità stà nel mezzo, e cioè, le potenze Rai che si hanno giù in casa dal rotore, oltre ad essere praticamente identiche, sono giuste per tutti gli usi, nè troppo forti, nè troppo deboli, così, quando siamo lì che regoliamo i moduli delle centrali "canalizzate", siamo quasi sempre al centro del range di regolazione del modulo, e non troppo chiuso o tutto aperto, e che per di più, non ce la si fa ad arrivare al livello desiderato, causa "miseria" di segnale in antenna ( da me 49, 50, 52, 56, e 58 di Mediaset ).
A questo punto, dopo aver ipotizzato un "trasponderone" satellitare contenente tutti i Rai Tre regionali d'Italia ( facciamo 2 trasponder, tanto non pago io, cosa che un po' si sta avverando, mi sembra per Rai Tre Toscana e Rai Tre Friuli Venezia Giulia ), perchè non ospitare tutte le emittenti locali e i network nazionali, sui pannelli della RAI . . . e a Ferrara ? Tutti in verticale appassionatamente, ch 24 MUX 1 Rai Emilia R., nazionali e private . . . forse ma forse, Bo con Fe e Fe con Vr non si disturberebbero . . .
Sì lo so, è fantascienza, poi non è fattibile, ma volete mettere la qualità di emissione di un sistema radiante nuovo ? E che va poi come quello messo in opera da Rai Way a Barbiano ! ? !
Da sempre "altri pianeti".
Sarebbe troppo bello !
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Preamplificatore da palo ( senza custodia ) a bassissimo rumore. Chissà se all'atto pratico, su segnali in antenna scandalosi, compie qualche miracolo ?

Veduta interna.

Caratteristiche del "Ga As FET"

Pre Fracarro.

Veduta interna.

Pre 3B Elettronica a 24 volt.

Il suo interno.

Caratteristiche del transistor BFR 91, che equipaggia credo la maggiorparte dei preamplificatori UHF che conosciamo.

Centrale TV a valvole Allocchio Bacchini per primo e secondo canale Rai, mod. MET 74, priva pare, del secondo modulo, per avere in UHF ( secondo canale dell'epoca ), l'amplificazione necessaria a raggiungere un'elevata potenza.

Moduli di preselezione, secondo "Elettronica Industriale", di Lissone ( MI ).
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Il tramonto era vicino.


Mediaset ovest e Timb sud.


Timb da nord-est e le 4 antenne del "B".


Traliccio di centro e Mediaset da nord-ovest.
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E ancora buon anno a tutti.

Parola di "quaglia morta". ( Piano! Mezza morta ).

Immagine cliccabile.
Centrale modulare a filtri attivi Helman Super Select "new version 2012", con fori passa cavi per un cablaggio più ordinato.
La 21 / 39, entra sul 34 e va verso sinistra fino al 21, incontrando però un ponte attenuatore fisso da - 12 dB, dal ch 24 in poi.
La 36 / 82, entra sul 50 della batteria inferiore, prosegue a destra fino al 46, poi sale sopra entrando sul 44 e finendo col 55.
Il 51 migliore è dato dalla loga orizz. fissa su Venda - C. M., così è da solo con un "pre", a inizio batteria sottostante.
La R 47 D DIGIT verticale su C. M., montata sul palo di "Venda show", entra preamplificata sul 52, e va a sinistra fino al 49 che è chiuso perchè sfrutto quello di Barbiano.
M. Grande / Calderaro con la K 95 D più il "pre", entra sul 59 e 45.
L'altra loga fissa verticale su C. M., mi dà migliori il 28 e 57, sempre per via di ostacoli in lontananza che obbligano sempre ad una preamplificazione, e sono in basso a destra.
L'ultimo UHF a destra è il 23 dal M. Madonna nel Veneto, che in Castiglione si è sempre incanalato con segnali "lavorabili", poi preso con la K 47 A, ch 21 / 32, ha 54 dB, e per non danneggiare gli adiacenti 22 e 24, lo faccio andare senza preamplificazione lasciandolo un po' più basso della media, tanto va lo stesso.


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Adesso il "partérre de roi" riservato alla B. III^.
Tutto Teko MN 44 5 celle.
L'E 7 è lì per bellezza scollegato, il 13 E è preso dalla loga vert. fissa che guarda l'Osservanza, infilando S. Luca, e infine il M. Cimone dove è acceso l'EuroDab che ho appunto canalizzato.
Poi viene l'E 5 / D di Venda, aiutato ulteriormente da un passacanale " D ", per scalzare più che si può il potentissimo E 6, altrimenti mi si alza a sinistra il panettone del medesimo in uscita, perchè "passa" ancora del segnale dal modulo del D.
Poi con la loga vert. su Barbiano, c'è il gruppo moduli: E 6, E 11, DAB 12 A ( E 12 ), E 10, E 8.
Per finire c'è l'E 9 che lo tengo spento perchè qui in città non serve più, Col Visentin, col mux uguale a quello di Venda, arriverebbe ogni morte di Papa . . . e l'antenna che vi entra è la stessa del 51, solo che sotto al tavolo c'è sempre il demix VHF - UHF della Fracarro MVU 8, che mi demiscela "la faccenda".
D'estate, che fa un caldo porco, suddivido l'alimentazione di tutti i moduli in 2 gruppi con 2 alimentatori, così per lo scrupolo di non far "bollire" troppo un'unico alimentatore da 1 A., d'inverno, uno solo per tutti, che rimane pure tiepido.
Come finale, c'è sempre il fidato Offel 30 dB VHF / UHF / UHF tutto aperto sui 2 ingressi UHF, con uscita max di 96 dB sul ch 69, la preselezione UHF si aggirerà sui 64 . . . 67.
Perchè si raffreddi meglio, lo tengo sollevato dal tavolo, grazie a un cappuccio cilindrico di plastica di una bomboletta di vernice.
Ecco, questa è la mia semplicissima, costosissima, riconfigurabilissima, funzionabilissima centrale d'antenna TV, seconda solo a 4 rack e passa, di centrali Fracarro serie "SAF" da 12 moduli l'uno, dalla versatilità e selettività (almeno sulla carta) imbattibili !
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Esempio di non selettività presente nelle "programmabili", che per me, sembrano state progettate ai tempi dei soli analogici, o al massimo, nel lungo periodo ( 6 / 7 anni ) della convivenza con i pochi mux digitali presenti.
Dopo lo switch off, è arrivata l'isofrequenza ( SFN ) con nuovi problemi come gli "echi" fuori dall'intervallo di guardia, che abbiamo imparato a conoscere e a cercare di eliminare il più possibile.
Se poi ci aggiungiamo l'impossibilità di far funzionare 2 MUX adiacenti, presi da due direzioni diverse, es. il 48 di TIMB e il 49 di Mediaset, perchè tutti e due, da una sola direzione NON VANNO ( e ci mettiamo pure tutto il "quadrio" 47-48-49-50 ), come facciamo a non pretendere minimo, la selettività di un buon modulo a 4 celle, in queste centrali programmabili !? ( Serie "SAF" Fracarro escluse ! )
Perchè ci troviamo spesso, che ci possono funzionare da subito nello strumento il 48 e 49, poi il 47 e 50 invece ce li dà "out" ( per via dei cosidetti "echi" ), e ci rendiamo allora conto, che dall'altra direzione, i due 47 e 50 vanno invece "bene a palla", cosicchè se tentiamo qualsivoglia programmazione, ci veniamo a creare, appunto sovrapposti, un " 4 + 4 di Nora Orlandi ", "can's vàdd piò un caz sò tòtt quàtér", 47-48-49-50, va mò là, che bel interés ed cazàtt ka io fat !
E son quelle situazioni in cui ti vien da dire:
Oh, quand it al volen cazér in tal cul, anch'al vàint at aiuta a tirer sò la camisa !
Scusate il "francesismo", ma penso si sia capito il significato di questa "massima".


A destra, modulo ch 32 a 4 celle con adattamento interno più largo, per far passare il televideo di una volta, e praticamente già idoneo per una frequenza DTT da 8 MHz.
Ovviamente, il segnale d'ingresso ( presa di prova ), era comprensivo di tutti i mux presenti nell'impianto e adiacenti al 32.


Interno di tale filtro passacanale = ( uno ? E i "fratelli Karamazov", dove li mettiamo, in tasca per un'altro impianto dove non arrivano ? ).


Forse tutti non sanno che . . . Il nome Offel nacque prendendo l'inizio delle tre parole OFFicine Elettromeccaniche Lughesi, e quando ci fu il boom della televisione, si misero a costruire delle antenne, e da allora, via via, sono ancora lì sulla cresta dell'onda ( hertziana ).
Almeno così mi sembra di ricordare.




Visto anche le cose dette in precedenza ( che sono d'aiuto ), come faccio io a ricevere un MUX di Canale Italia, a Bologna, sul ch 34, e perchè con un cavo giuntato in tal modo nelle vicinanze dello strumento ? ? ? Dovete rispondere esattamente a queste 2 domande ( senza barare, aggiunge Elio qua in ditta ).
FORZA !
Bravo Fabrizio !
Oltre ad aver risposto esattamente, è lodevole il tipo di spiegazione che ha dato, bisogna ammettere che la competenza antennistica di Barattini, nonostante non lo faccia di professione, ma per hobby, per me è superiore alla media, lo si è capito subito dall'altro quiz del "treno".
Certo, io contavo sul fatto che chi era più giovane di me, non sapesse che l'Offel in quegli anni, era praticamente l'unica ad avere il positivo a massa, ma questo Barattini l'aveva letto ( e se avesse telefonato all'Offel ? ah, ah ), comunque sono quelli che leggono e si formano un "bagaglio cultural-tecnico", che possono insegnare qualcosa agli altri !
Ma uno come lui, anche se non l'avesse letto o saputo, l'avrebbe sicuramente supposto, perchè è uno che elettronicamente ne sa "a pacchi" ( al contrario di me ).
P.S. Il segnale nella giunta, avrà avuto senz'altro un tracollo, però passandone quel po' per induzione, bastava per un pelo, a farsi ricostruire dallo strumento in maniera credibile per proporre il quiz.
E adesso, a tutti . . . BUON ANNOOOOO ! ! !
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